NON SIAMO SOLI NELL’UNIVERSO
Estratto dal 39° numero della rivista Anthro-Political Science del 19 dicembre [Traduzione dall’inglese di Ersilio Tombini]
… a El Tosto (al confine fra Texas e New Mexico) la signora Matilde Ariani viveva da ormai 16 anni, da quando con il marito colombiano, Jorge Chulo, si era trasferita dall’Italia (e più precisamente dalla periferia di Brossate) negli USA. Matilde quella domenica mattina giocava come al solito con i suoi pitbull nel giardino antistante casa. Le tenere bestiole si divertivano a dilaniare un pasciuto procione granchiaiolo di 14 mesi che Matilde, da brava chioccia, aveva portato loro. Mentre ormai la zampa del mammifero gironzolava libera nella bocca di Milton, il più anziano dei sette cani, la signora Ariani veniva richiamata all’interno della casa da alcuni strani rumori che provenivano dalla vecchia radio in noce massellato eredità di nonno Muzio, apprezzato portaborse ai tempi della Repubblica di Salò. I suoni che fuoriuscivano dall’involucro in legno, secondo quanto affermano i responsabili della N.A.S.A. sono da attribuire ad un’intelligenza aliena superiore. La signora Matilde Ariani, in preda al panico, si è affidata all’unico conforto che si è portata con sé dall’Italia: la foto del SilvioNazionale, incastonata in una cornice di pelle di procione persiano. Con le lacrime agli occhi e in ginocchio, la signora Matilde chiedeva a Silvio di farle la grazia, di allontanare da lei quel terrore! E ed è stato allora che la voce gracchiante dell’inconsapevole alieno (comunista, secondo alcune fonti italiane) si è trasformata in un canto celeste, quello dell’amato, santo Silvio. Come fosse un profeta d’avanspettacolo, l’uomo di Arcore la incaricava di una missione di vitale importanza: Matilde… riconta le schede! In quell’istante, la signora Ariani sveniva per l’immensa emozione, risvegliandosi dopo più di un’ora con un’unica e sola missione: ricontare le schede. Inconsapevole dell’esistenza del voto postale, del voto elettronico (e pare anche del voto alla Madonna) la signora Matilde decideva che la cosa più sensata era quella di ricontare le schede carburante del marito camionista. Non poteva deludere Silvio… i santi parlano una volta sola nella vita di una persona. Dopo aver passato in rassegna 12 anni di rifornimenti senza traccia di anomalie, Matilde capisce che fare benzina a Salt Lake City (dove abita quella pu***na della sua ex-moglie – questo ci ha detto Matilde Ariani al telefono) per un camionista che lavora tra Texas e California non ha molto senso. La vendetta delle donne, si sa, ha meccanismi sottili e la creatività non ha limiti. Un’essenza di procione spruzzata sui vestiti di Jorge, i fedeli Pitbull tenuti a digiuno per tre giorni e il gioco è fatto. Mentre Asturia e Milton si contendevano la spalla dell’uomo colombiano, Matilde in lacrime ringraziava la foto del SilvioNazionale…